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al testo di Salvatore Pizzo
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Su per l'arco ci si sta in un baleno, di risalirlo ben attenti si badi: mano a mano che dal petto se ne esce aria, come d'un sibilo a sciogliersi vago, si colga d'un lampo il volo cieco, prima che cessi il botto da scoperchio, se la pignatta di gnomo alla base si vuol vedere. Dicono ci tenga tanto oro dentro: sì che, quando avido la scopre ed un raggio di sole dentro ci cade, l'arco se ne indori vanesio reiterandosi nella mente imperio in scia al rito di luce del solstizio d'inverno, a che sia nuovo e aureo l'inizio.
*Con i miei migliori auguri a tutti per delle festività serene almeno. |
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